http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/papa-neocatecumenali-2015.aspx
Un “dono della Provvidenza” che “fa un grande bene nella Chiesa”. Con
queste parole di stima Papa Francesco ha salutato i membri del Cammino
Neocatecumenale, che hanno affollato l’Aula Paolo VI per la
presentazione al Papa delle 200 famiglie del Movimento pronte a partire
in missione in tutti i continenti. Mille e 100 famiglie sono già sparse
nei cinque continenti, con i loro 4.600 figli. Altre 200, con 600 figli,
si alzano in Aula Paolo VI per ricevere la benedizione di Papa
Francesco e aggiungersi alla lista di quelli che li hanno preceduti.
Papà, mamme, ragazzi, bambini che hanno deciso che la loro casa sarà
altrove – altre le scuole, gli amici – ciascuna in una porzione di mondo
dove Gesù e Vangelo sono parole di presa molto relativa.
Cammino in terre lontane
Papa Francesco è felice di poter stringere a sé questa umanità fatta di
gente che dimostra in modo inequivocabile una generosità e un amore per
Cristo a tutta prova. E con parole piene di calore ringrazia il Cammino
Neocatecumenale che permette, anno dopo anno, di far maturare questo
tipo di vocazioni, alla “missio ad gentes”:
“Voi avete ricevuto la forza di lasciare tutto e di partire per terre
lontane grazie a un cammino di iniziazione cristiana, vissuto in piccole
comunità, dove avete riscoperto le immense ricchezze del vostro
Battesimo. Questo è il Cammino Neocatecumenale, un vero dono della
Provvidenza alla Chiesa dei nostri tempi”.
“Svegliate quella fede”
Prima di prendere la parola, Francesco assiste con un sorriso in viso
alla presentazione delle famiglie missionarie fatta dall’iniziatore del
Cammino, Kiko Argüello. A gruppi di una dozzina è più si alzano quando
viene enunciata la zona dove si recheranno – Francia e Germania, ma
anche Paesi come Ucraina, Kosovo, e terre agli antipodi come Cina,
Vietnam e Papuasia – ovunque con l’identico programma, annunciare la
Risurrezione di Gesù, il messaggio di cui il mondo di oggi, afferma il
Papa, “ha estremo bisogno”:
“I non cristiani che mai hanno sentito parlare di Gesù Cristo e i tanti
non cristiani che hanno dimenticato chi era Gesù Cristo, chi è Gesù
Cristo: non cristiani battezzati, ma ai quali la secolarizzazione, la
mondanità e tante altre cose hanno fatto dimenticare la fede. Svegliate
quella fede"
Vi confermo e vi benedico
Scrosci di applausi sottolineano quasi ogni pensiero di
Francesco, che aveva iniziato con un attestato di stima bagnato poco
dopo da una vigorosa approvazione:
“Io dico sempre che il Cammino Neocatecumenale fa un grande bene nella
Chiesa (…) Io oggi confermo la vostra chiamata, sostengo la vostra
missione e benedico il vostro carisma”.
I tre pilastri
La conclusione, prima della benedizione dei crocifissi che il Papa
consegna ai 33 sacerdoti a capo delle missioni, è un’ulteriore
approvazione dei fondamenti del Cammino – Parola, Liturgia, Comunità – e
particolarmente gradito risulta l’accenno che Francesco fa di una
consuetudine dei Neocatecumenali, la “celebrazione eucaristica in
piccole comunità dopo i primi Vespri della domenica”. Tanti sono i
“doni” che Dio vi ha elargito, constata il Papa, a partire dalle
numerose vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata:
“Vedere tutto questo è una consolazione, perché conferma che lo Spirito
di Dio è vivo e operante nella sua Chiesa, anche oggi, e che risponde ai
bisogni dell’uomo moderno. In diverse occasioni ho insistito sulla
necessità che la Chiesa ha di passare da una pastorale di semplice
conservazione a una pastorale decisamente missionaria. Quante volte,
nella Chiesa, abbiamo Gesù dentro e non lo lasciamo uscire … Quante
volte! Questa è la cosa più importante da fare se non vogliamo che le
acque ristagnino nella Chiesa”.
Si scrive best seller, non best sellers.
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